VILLA PIETROSA – LEONIDA REPACI
Luogo del cuore del fai e meta di turisti e visitatori, villa pietrosa è un posto dell’anima. custode discreta di infinite storie e culla generosa di nuove. uno scrigno di ricordi misteriosamente familiari. e tutto intorno uliveti, cicale, armacìe, odori e colori pregnanti, suoni e suggestioni senza tempo. certamente è un cuore ancora pulsante della calabria e di coloro che, non senza lasciare segni, l’hanno attraversata.
La struttura della villa, estremamente ampia e maestosa, si articola su due livelli, realizzati probabilmente, come si evince dai caratteri compositivi, in epoche diverse. L'edificio è stato oggetto di un'imponente attività di recupero e restauro conservativo ad opera dell'Amministrazione Comunale di Palmi. La villa intorno ai primi anni del novecento fu un importante salotto mondano, infatti Leonida Repaci oltre alla fama di scrittore e poeta vantava anche quella di pittore ebbe il piacere di ospitare in villa, pittori di fama mondiale che lui era solito chiamare "compagni di strada", fra i quali è possibile annoverare Boccioni, Modigliani, Morandi, De Pisis e Mazzacurati; la villa vanta una particolare e suggestiva collocazione, tale da vantare l'appellativo di vero e proprio dal quale è possibile scorgere le Isole Eolie; inserita in un immenso parco, arricchito da molte specie arboree, quali agavi, pini, cipressi e abeti secolari. All'interno, sono custodite, tre sculture in bronzo di De Feo. Tutti questi elementi concorrono a determinare il pregio culturale della villa.
La villa comprende anche la famosa “Guardiola” un balcone a picco sul mare Tirreno, posta di fronte alle isole Eolie. Dalla Guardiola, nei giorni di aria tersa, si gode la vista che va dall’Etna-ben visibile con i suoi 3000 mt circa - alle isole Eolie (vulcani tutti attivi e patrimonio dell’umanità) fino a capo Vaticano e si godono tramonti indimenticabili sul mare che diventa viola all’imbrunire dando così il nome a tutta la costa. La guardiola è un luogo ben chiaro, a strapiombo sulle rocce e sulla piccola spiaggia, che assomiglia alla prua di un’immensa nave da cui poter guardare il mare. Proprio all’interno di questa guardiola Leonida Repaci ha trascorso tanto tempo, spesso in compagnia della moglie Albertina Antonielli, altre volte con gli amici. Quando tornava a casa, Repaci viveva questo punto esatto come ispirazione per i suoi lavori, come affaccio da cui sentire il suono dei flutti: non a caso la Guardiola è stata fondamentale per la sua saga letteraria più famosa, “La Storia dei Rupe”.
Un luogo eletto per Leonida Repaci e Albertina Antonelli. Un luogo caro come nessun altro. Per questo donò interamente alla Città di Palmi, con atto notarile nel 1981, “Villa Pietrosa sita nella località Pietrosa o Trearie del Comune di Palmi, con l’annesso patrimonio culturale costituito da quadri e disegni d’autore, sculture, volumi, oggetti d’arte, manoscritti, memorie, lettere ed altri documenti della sua vita di scrittore e giornalista”.
«La donò contestualmente manifestando il desiderio di legare il proprio nome e quello della moglie Albertina ad un centro culturale complementare alla Casa della Cultura, già realizzata su suo suggerimento.
CAPIENZA MASSIMA: N.D.