Alessandro Paparatti

 

Alessandro Paparatti, letterato, critico, giornalista e poeta, nasce a Rosarno il 7 febbraio 1915. Dopo gli studi liceali, frequentati a Cosenza presso l'istituto 'Bernardino Telesio', si trasferisce a Roma dove collabora, accanto a nomi già affermati, a numerose riviste letterarie conseguendo la laurea in Giurisprudenza e, successivamente, quella in Lettere. Studioso della letteratura e della poesia francesi delle quali tradurrà le opere di Valery, Rimbaud, Verlaine e Baudelaire raccolte poi in una Antologia della Poesia Francese Contemporanea. Nel 1948, assieme ad Edvige Pesce Gorini, crea l'Associazione Internazionale di Poesia a cui faranno capo 120 poeti fra i quali quattro Nobel contestualmente nasce 'Il Giornale dei Poeti', del quale sarà redattore capo. Farà parte dei giovani poeti della cosiddetta 'Scuola Romana' alla quale il critico Enrico Falqui dedicherà attenzione. All'epoca è fra i pochi, in Italia, a scrivere su Garcia Lorca e a tradurre i suoi scritti. E' tra i fondatori del Sindacato Liberi Scrittori Italiani del cui Consiglio Nazionale fu Capo dell'Ufficio Stampa. Nel 1971 per il suo lavoro di studio, ricerca e traduzione della letteratura e della poesia francese – è già libero docente di letteratura d'Oltralpe - riceve dall'Accademia di Francia e dal suo Governo, le Palme d'Argento, onorificenza conferita e ben pochi personaggi della cultura straniera. Le sue poesie sono state tradotte in molte lingue e fanno parte di numerose raccolte internazionali. Apollinaire, Pierre Emmanuel e André Gide avranno per la sua poesia parole di elogio, mentre diverrà amico fraterno di Paul Claudel. E' stato per oltre cinquant'anni collaboratore della Terza pagina dell'Osservatore Romano e di molteplici testate, dei programmi radiofonici di Radio Vaticana e di RAI-TV, anche in qualità di critico d'arte. Ha pubblicato libri di saggistica, poesia e critica letteraria. Pur vivendone lontano amò sempre la Calabria, della quale colori, profumi e passione si ritrovano fra le righe delle sue opere. Al pensiero della spiritualità di Gioacchino da Fiore dedicherà infiniti studi che vedranno l'apice nella stesura del volume 'Capitoli sull' Evangelio Eterno' . Tra le principali pubblicazioni le poesie racchiuse nei volumi 'Note per un canto d'amore', 'Ad occhi socchiusi' e 'Ma io non sono Lazzaro'. Fra le traduzioni legate alla sua terra d'origine 'Mastro Adamo il calabrese' di Alessandro Dumas. Scompare a Roma il 22 marzo1998, in una fresca giornata di primavera.

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